12.22.2009

E' incredibile quanti stupidi pensieri puoi liberare mentre aspetti che lo scaldabagno faccia il suo lavoro. L'ho sempre detto io che aspettare fa male, lasciare tempo libero al cervello non si rivela quasi mai essere la mossa giusta.

La scrivania è piena di libri, fogli, fotocopie e matite.
La tesi è ferma, soffre d'apatia pure lei.

Ho iniziato il terzo libro della settimana, considerato che oggi è solo martedì non è male, forse questo riuscirò a finirlo...mi sembra ci sia una buona quantità di tristezza spalmata tra le righe.
Immaginavo che Kundera avrebbe potuto placare la mia masochistica esigenza di dividere il malessere con qualcuno che ne sappia descrivere i contorni...poi alle sfumature ci penso da me.

Vinicio canta Tornando a casa e io penso a quanto il mio rientro sia stato molto meno romantico. Non vedo i vispi colori. Non ho nessuno da svegliare facendo rumore di notte.
Però vorrei anch'io che le lancette dell'orologio girassero al contrario...

Caro Babbo N. io quest'anno vorrei: sognare mio nonno, un abbraccio forte, risentire C., un paio di guanti caldi e colorati e una lettera...una di quelle scritte con la penna sulla carta.

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