Non ci riesco.
Non riesco nemmeno più a riabituarmi all'ascensore, alla lavastoviglie, ai riscaldamenti.
Mi piaceva lamentarmi per il freddo, una stupida scusa per costringerti a prenderti cura di me, stavo bene anche nel silenzio e dentro i miei "niente", mi manca la birra come aperitivo, fumare nel letto, il canarino, il tuo Okuto, il settimo piano di Lettere, fare la spesa, ordinarci una pizza, scendere al tabaccaio, l'amaro da Peppino, guardarti mentre mi preparavi la colazione o ti asciugavi i capelli, respirare te, la tua città,
è la tua bocca che mi manca soprattutto, tu sei cresciuta come un cuore nel mio petto.
Com'è che va a finire sempre che m'innamoro?
Com'è che mi sembra che questa sia la prima volta?
Com'è che dovrei stare io ora?
Se un giorno mi sentirò meno triste e ridicola, meno affetta dalla smania di scrivere, forse la smetterò di intasare lo spazio con le parole.
Burf!
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