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9.27.2010

Fasi

1_ Arrabbiarsi. Non mi va. Tra un romantico ascetismo e un ben più materiale sfracellamento di coglioni mi pare di aver colto la definitiva inutilità dell'incazzatura.
Sarà pure che, come detto e ridetto, l'unico a farne le spese è il mio stupido stomaco e poi...di vantaggi, io non ne vedo.
2_Vivi e lascia vivere, la cosa per cui vale la pena affrontare domani, con la sveglia puntata alle 7e40, gli sguardi dei "colleghi" a pranzo, le paranoie dei miei genitori, le sue insicurezze, travestite da dolorosoedistruttivoaltro, e l'insistente incertezza dell'esistenza è....la libertà.
E la libertà non s'arrabbia.
La libertà vola.
3_Piangere. Non mi va. Ma non lo posso gestire, quindi lacrimo in silenzio, evitando i singhiozzi e toni di voce udibili solo ad alcuni animali. Brutti animali, solitamente.
4_Fumare. Non dovrei. Ma me ne fotto. Ok, non berrò più caffè, niente pomodori, fritti di vario genere, bevande alcoliche e contenenti bollicine e...ok, mi farò persino infilare quel tubo giù per la gola, ma uscendo dall'ospedale io dovrò fumare.
5_Patti chiari amicizia lunga. Non avrei voluto. Avrei potuto amarti come nessuno mai, avrei potuto accoglierti nel più caldo degli abbracci, avrei potuto esserci nonostante l'altra, avrei potuto scegliere di sentirmi speciale custode di un'anima tremolante.
Non hai voluto.
Io spezzetto. Frantumo me e i miei sentimenti.
La mia morale boccheggia, non credo sopravviverà.

Tutto sta nell'usare tutti tasti....questa, non la capiranno mai.

6.29.2010

Alzo la cornetta e digito un numero checonosco a memoria, forse l'unico.

Squilla, una, due, tre volte, non riaggancio, so che il passo è lento e stanco, arriverà, il quarto squillo ed eccola.
Lei risponde e la voce già le trema, si arrabbia e si emoziona.
Non mi faccio mai sentire e lei mi ripete che non ce la fa, vorrebbe smettere di vivere ed è sola. Io lo so che sarei potuta passare un milione di volte ma non l'ho fatto. E' preoccupata e triste, si sente un'impiccio quindi non chiede e non chiama, mi dice che non ha nemmeno fame.
Mi sento un'idiota.

Sono un'egoista ed ora questa lacrima che scende continua da quando l'ho lasciata con uno stupidissimo "Ti bacio" forse nemmeno me la merito.

Tu tu tuuuuuuuuuuuuuu.

2.18.2010




"Questa crema per il viso alla vitamina A, E, X, funziona, è davvero ringiovanente; ora ho la pelle come quella di un adolescente!!"

"Si, piena de brufoli!"

2.05.2010

Giulia...oh, mia cara!

Mi sento...ciancicata.

Hai presente i panni quando escono dalla lavatrice o....che ne so, le lenzuola del letto la mattina? Quando ti alzi per fare pipì e per sbaglio alzi la testa nel momento sbagliato, ti guardi allo specchio e vedi i segni del cuscino sul viso, gli occhi cisposi, le labbra secche e il segno del ciondolo tatuato sul collo?
Già, come se qualcuno t'avesse strizzato per tutta la notte. Ma non ti fosse affatto piaciuto.

Non mi era mai capitato prima, ti ho sognata stanotte.
Momento incongruo e inaspettato.

Spesso mi ritrovo con la testa inclinata, verso la spalla sinistra, mentre scrivo, quando ascolto la musica, mentre guido, se ci penso, quando chiami. Mi sono mangiata le mani fino a farle sanguinare, arrotolata nei pensieri fino a non trovarne più il principio, ho sentito le budella lamentarsi di me.
Non so più stare bene.

Forse ho sorriso però, stanotte.

2.02.2010

Non me l'aspettavo, non volevo, non ero pronta.

Mi hai presa in un momento in cui nessun'altro avrebbe potuto, nessun'altro avrebbe saputo come fare.
Tu, il sole, le canottiere e la stanzina in cui dormivamo che di giorno s'illuminava d'arancione.
Era difficile, impossibile e lo sapevamo. Ho provato a frenare, a tagliare ma non respiravo più da troppo tempo...
Tu mi hai teso la mano e ci siamo lanciate.
Poi io un giorno mi sono svegliata ed ero per terra, non stavamo volando più.
Tu non c'eri a tenermi la mano.
Improvvisamente, dopo mesi, in quella stupida telefonata, ho sentito di aver perso la tua mano.

Questa mattina me ne resto sdraiata sul pavimento,
tu vivi a 1000 chilometri da me.
Si, lo so, è sempre stato così,
io non me ne ero mai accorta.

Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere....

Io, proprio io, il cervello del gruppo, come direbbero le mie amiche,
io, quella coscienziosa e razionale,
non ho voluto guardare.
E ora non ci sei,
ora come prima
solo che....
m'hai lasciato nuda e io ho tanto freddo.

2.01.2010

e ora?

Il cuscino odora di te.
Ho tanto freddo, mal di testa e sonno e poi...dentro di me c'è un gran casino.

L'ho trovato, il tuo calzino. Lo sventolava mamma aspettandomi sulla porta.
Era sotto al letto, ora vedo se ci ritrovo pure quei pezzetti di me che ho perso
non so quando, come, perchè.
Mi infilo il calzino sulla mano e gioco un po' con le ombre sul muro.
Io...
non piango, te l'ho promesso.


1.13.2010

Sogno

Qualcuno dovrebbe spiegare al mio inconscio che dopo giorni, forse settimane, di inattività notturna non può risalire a galla con cose anche solo vagamente attinenti alla realtà. Io voglio sognare di volare inguainata in una tutina nera, secca come un chiodo, con una mantellina viola che mi darebbe di certo quel tocco trash di cui ho bisogno. Voglio parlare il tedesco e vivere a Berlino. Voglio andare Woodstock. Voglio starmene su un prato a giocare con mia figlia.
Sì, insomma, vorrei sognare cose surreali. No, perché...magari ricordo male ma...io ero rimasta al fatto che il sogno fosse l'irreale che sembra reale e invece nei miei succede tutto il contrario.

Cerco sul vocabolario, ultimamente è la mia specialità.

Sogno: s.m. 1. serie di immagini che al di fuori del controllo della coscienza e della volontà si presentano durante il sonno in una successione generalmente non regolata dalle leggi della logica. 2. Immaginazione vana di cose desiderate e irrealizzabili o considerate tali; dolce illusione.

Ecco, dolce illusione. Dai, dai, ti prego, almeno mentre dormo.

1.04.2010

Se rinasco non nasco.

Non mi ricordo dove l'ho letto, ma mi è sembrata una di quelle frasi degne della mia anima triste.

Nel 2009, spesso, mi addormentavo piangendo.
La tristezza faceva la sua comparsa verso mezzanotte per poi perdersi nei miei sogni o nel nero profondo nel quale spesso finisce il mio sonno.

Con l'anno nuovo va molto meglio.

Arrivo alla mezzanotte già stanca e attendendo la narcolessia.
Mezz'ora di sonno profondo e un'ora con gli occhi sbarrati a fissare...nemmeno posso fissare il soffitto, visto dormo nella tana....a fissare il buio.
Un'ora al telefono e altre due di sonno, poi la sveglia puntata sempre troppo presto, il gatto che miagola, i miei che si svegliano, le luci accese e le porte che sbattono.
A quel punto il mal di testa non si fa certo attendere e io m'arrendo, metto giù i piedi dal letto, piango.

Buongiorno tristezza.

3.30.2009

Incazzatura&tristezza

Evviva la vita!
Io, sottoposta all'ennesima prova, ho fallito e non so il perchè, non lo so...
Cos'è che vorreste da me?
Cosa vi aspettate?
Cosa non ho?
Sempre troppe domande. Sempre nessuna risposta.
Schizzofrenica e superficiale mi aggiro nel mio piccolo mondo.