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4.25.2011

too much 4 u


Essere sottovalutata mi esalta.







4.21.2011

mb

Provo un ingombrante fastidio.
Zampette pelose sulla pelle liscia, prudono, irritano, s'agganciano agli strati e non si staccano.
Si fermano, come a darmi il tempo di sperare sia finito l'irritante passeggiare.
Quella cosa, invece, riprende fiato e ricomincia, sulla pancia crea un varco e s'infila, minuscola fessura di carne è ciò che resta e lei se ne va dritta verso l'anima.
Striscia lasciando dietro se una bava, scura, dura, che mi pesa sul cuore.
Mi muovo lenta, ormai c'è lei dentro che non se ne va...e pesa sulle mie gambe stanche. Prenderà il cervello e tirerà le fila di un corpo vuoto, arreso.
Provo un ingombrante fastidio.

9.28.2010

Riflettevo...poi ho smesso.

"Le calippe" ovunque, Corona l'amante di Lele Mora e poi....non ho capito, sta casa a Montecarlo è di Fini o non è di Fini?

L'Italia balla e l'altra metà traballa.

9.27.2010

Fasi

1_ Arrabbiarsi. Non mi va. Tra un romantico ascetismo e un ben più materiale sfracellamento di coglioni mi pare di aver colto la definitiva inutilità dell'incazzatura.
Sarà pure che, come detto e ridetto, l'unico a farne le spese è il mio stupido stomaco e poi...di vantaggi, io non ne vedo.
2_Vivi e lascia vivere, la cosa per cui vale la pena affrontare domani, con la sveglia puntata alle 7e40, gli sguardi dei "colleghi" a pranzo, le paranoie dei miei genitori, le sue insicurezze, travestite da dolorosoedistruttivoaltro, e l'insistente incertezza dell'esistenza è....la libertà.
E la libertà non s'arrabbia.
La libertà vola.
3_Piangere. Non mi va. Ma non lo posso gestire, quindi lacrimo in silenzio, evitando i singhiozzi e toni di voce udibili solo ad alcuni animali. Brutti animali, solitamente.
4_Fumare. Non dovrei. Ma me ne fotto. Ok, non berrò più caffè, niente pomodori, fritti di vario genere, bevande alcoliche e contenenti bollicine e...ok, mi farò persino infilare quel tubo giù per la gola, ma uscendo dall'ospedale io dovrò fumare.
5_Patti chiari amicizia lunga. Non avrei voluto. Avrei potuto amarti come nessuno mai, avrei potuto accoglierti nel più caldo degli abbracci, avrei potuto esserci nonostante l'altra, avrei potuto scegliere di sentirmi speciale custode di un'anima tremolante.
Non hai voluto.
Io spezzetto. Frantumo me e i miei sentimenti.
La mia morale boccheggia, non credo sopravviverà.

Tutto sta nell'usare tutti tasti....questa, non la capiranno mai.

9.06.2010

Capito. Questa volta è tutto chiaro.
Una lacrimuccia scema sulle mie guanciotte tonde scende ubriaca. Altre due o tre la rincorrono.
Salatissime rattristano spesso il mio piccolo tonto cuore.

Si, si ho proprio capito.
Le mie unghie sono diventate terribilmente corte e irrimediabilmente tinte di un lugubre color prugna secca. Ma forse, questo, è rimediabile. W l'acetone.

Io sto impazzendo e il mio stomaco lo sa.


7.12.2010

Mi annoia terribilmente, è così banale e scontato, deludente e prevedibile.
Mi annoia.
Si ripete a singhiozzi e non lo trovo più interessante.
Capisco e conosco la limitatezza di quella fase.
Ne conosco la potenza, la forza e l'eccitazione che porta.

Ma sono tristemente destinate ad appiattirsi tutte quelle punte e quei picchi segnati sul tracciato diventeranno disciplinati puntini pronti a susseguirsi su una linea lunga e piatta.

Se c'è una cosa che è immorale è la banalità

7.05.2010

http://www.youtube.com/watch?v=yDyRCUqRnng&a=YDXXNHfG1z4&playnext_from=ML

Parla piano e poi
non dire quel che hai detto gia’
le bugie non invecchiano
sulle tue labbra aiutano
tanto poi
è un’altra solitudine specchiata
scordiamoci di attendere
il volto per rimpiangere
Parla ancora e poi
dimmi quel che non mi dirai
versami il veleno di
quel che hai fatto prima…
su di noi
il tempo ha gia’ giocato ha gia’ scherzato
ora non rimane che
provar la verita’
Che ti da’ che ti da’
nascondere negli angoli
dire non dire
il gusto di tradire una stagione
sopra il volto tuo
pago il pegno di
volere ancora avere
ammalarmi di te
raccontandoti di me
Quando ami qualcuno
meglio amarlo davvero e del tutto
o non prenderlo affatto
dove hai tenuto nascosto
finora chi sei?
cercare mostrare provare una parte di sé
un paradiso di bugie
La verita’ non si sa non si sa..
come riconoscerla
cercarla nascosta
nelle tasche i cassetti il telefono
che ti da’ che mi da’
cercare dietro gli angoli
celare i pensieri
morire da soli
in un’alchimia di desideri
sopra il volto tuo
pago il pegno di
rinunciare a me
non sapendo dividere
dividermi con te
Che ti da’ che mi da’
affidarsi a te non fidandomi di me..
Sopra il volto tuo
pago il pegno di
rinunciare a noi
dividerti soltanto
nel volto del ricordo

6.29.2010

Alzo la cornetta e digito un numero checonosco a memoria, forse l'unico.

Squilla, una, due, tre volte, non riaggancio, so che il passo è lento e stanco, arriverà, il quarto squillo ed eccola.
Lei risponde e la voce già le trema, si arrabbia e si emoziona.
Non mi faccio mai sentire e lei mi ripete che non ce la fa, vorrebbe smettere di vivere ed è sola. Io lo so che sarei potuta passare un milione di volte ma non l'ho fatto. E' preoccupata e triste, si sente un'impiccio quindi non chiede e non chiama, mi dice che non ha nemmeno fame.
Mi sento un'idiota.

Sono un'egoista ed ora questa lacrima che scende continua da quando l'ho lasciata con uno stupidissimo "Ti bacio" forse nemmeno me la merito.

Tu tu tuuuuuuuuuuuuuu.

6.11.2010

E' un mondo difficile

Ecciù, buongiorno eh...eeeecciù.
Pensavo che il mondo, ecciù, è proprio un ambiente complesso da affrontare, ecciù. Beh, si perchè, se alle 8 di mattina ti svegli e inizi a starnutire senza tregua, causa allergia, arrivi in cucina e preparando il thè ti rendi conto che le gocciole di quel pacco hanno pochissime gocce di cioccolato, che i kiwi sono finiti, quindi addio regolarità intestinale, poi riempi il thè di semini di limone, poi in bagno è finita la carta igienica e nessuno l'ha ovviamente rimessa al suo posto, guardandoti allo specchio noti che quella poca abbronzatura, conquistata con fatica, sta svanendo e non ti puoi nemmeno sfogare strappandoti via le sopracciglia superflue perché l'estetista ha deciso che prima di intervenire devi far ricrescere i peli....
Beh, si, io l'ho capito che la vita è na giungla ma....io mica posso diventare la scimmia di Tarzan...

Ecciù.

P.s.: che poi...diciamocelo...è solo che avrei preferito essere la scimmia di Jane.

5.28.2010

L'ora di geografia

Io mica me lo ricordo.

Chissà dove e quando mi sono fatta questi 3 lividi, che piccoli e verdi segnalano la mia costante sbadataggine; continuamente travolgo oggetti...o forse sono loro che travolgono me.
E tutte le piccole cicatrici...quella dei sassi nel ginocchio e tra mani e braccia s'alternano morsi e graffi di quei troppi gatti a cui non sono stata simpatica. Sti cazzo d'animali che devono sempre percepire tutto pur non capendo una parola...maledetti ormoni.

Sto già diventando la cartina geografica della mia vita e proprio come durante l'ora di geografia a scuola, mi ritrovo a fissare i colori e le righe senza riuscire a ricordare chi confina con cosa.

5.19.2010

Chissà dove sono finita. Dov'è finita la sognatrice. Chissà.

Dopo un lungo shampoo riflessivo e una lavata di denti purificatrice sono rimasta a fissarmi per un po'...inizio a vedere la donna adulta, eppure pensavo di averla chiusa per benino in quell'armadio....invece, eccomi, sono io e sono cresciuta ma non ho capito quando.
Dovrei iniziare con la crema antirughe, dovrei pettinarmi meglio, dovrei imparare a scegliere i vestiti con cui andare al lavoro. Dovrei.

Penso ai soldi da mettere da parte per una casa che forse un giorno abiterò anche fuori dai sogni. Da sola. Forse.




5.06.2010

Oh yeah!

Il ciclo, la pioggia, la tesi e il lavoro....scusate l'umore nero ma, ehmmm, aspettiamo con ansia che passi anche io e le mie molteplici personalità, anche se quella che deve affrontare lo sconvolgimento ormonale mensile con la pioggia per andare al lavoro e dopo pranzo cercare di arrabattare un discorsino per la tesi sono sempre io. una.

4.26.2010

Oggi va così

Ci han concesso solo una vita
Soddisfatti o no qua non rimborsano mai
E calendari a chiederci se
stiamo prendendo abbastanza abbastanza
Se per ogni sbaglio avessi mille lire
Che vecchiaia che passerei
Strade troppo strette e diritte
Per chi vuol cambiar rotta oppure sdraiarsi un po'
Che andare va bene pero'
A volte serve un motivo, un motivo
Certi giorni ci chiediamo e' tutto qui?
E la risposta e' sempre si'
Non e' tempo per noi che non ci svegliamo mai
Abbiam sogni pero' troppo grandi e belli sai
Belli o brutti abbiam facce che pero' non cambian mai
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai
Se un bel giorno passi di qua
lasciati amare e poi scordati svelta di me
che quel giorno e' gia' buono per amare qualchedun'altro
qualche altro
dicono che noi ci stiamo buttando via
ma siam bravi a raccoglierci.
Non e' tempo per noi che non ci adeguiamo mai
Fuorimoda, fuoriposto, insomma sempre fuori dai
Abbiam donne pazienti rassegnate ai nostri guai
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai
Non e' tempo per noi che non vestiamo come voi
Non ridiamo, non piangiamo, non amiamo come voi
Forse ingenui o testardi
Poco furbi casomai
Non e' tempo per noi e forse non lo sara' mai

4.25.2010

Oggi sole e silenzio.
Penso.
Due unici rumori: le fusa del gatto e l'acqua che scroscia giù dalla doccia.
Alleggeriscono i pensieri pesanti. Così almeno pare.
Certo, non è mica tutto oro quello che luccica, ma il mio pensiero felice di oggi sei tu.
Che dormi caldissima incastrata nello spazio che lascio.
Che mi baci la mattina ad occhi chiusi e stanchi.

Così bacio te.

4.18.2010

A_ E' la mia specialità...
B_ Si me n'ero accorto, però mi piace guardarti e sapere che tu nemmeno te ne accorgi.
A_ Sono distratta, fingo di esserlo, preferisco esserlo...
quando resto lucida il cuore inizia a battere senza ritmo e due minuti più tardi mi ritrovo a raccoglierne i brandelli.
B_ Mi dispiace. Posso solo continuare a nasconderti tra i miei pensieri? Posso continuare a ballare tra i tuoi?
A_ Io non lo so...



Troppe parole incastrate, strozzate alla bocca dell'imbuto. Le virgole e i punti restano sospesi, quelli interrogativi volano e a prenderli proprio non ci riesco. Il foglio è diventato tutto nero di lacrime sporche e non ho più spazio. L'inchiostro ha inondato il sangue e ne succhio un po' via. Inghiottisco pensieri che non sanno correre, che non hanno mai voluto studiare e ora non sanno cosa fare. Riempio spazi vuoti che non si riempiranno mai.




4.12.2010

e finirà

E ormai lo sanno tutti, Giulia da, gli altri tolgono.

Quaranta minuti con una sconosciuta ultrasessantenne sono stati il picco della giornata. Il picco più basso e il più alto allo stesso tempo.
Mi ha completamente distrutto la tesi.
Ho provato quell'imbarazzo, quella tensione, quell'emozione da primo appuntamento che ho sempre solo immaginato. Guance rosse e salivazione azzerata.

Poi tutto è rientrato nei ranghi.

A_Non è che non voglio stare al telefono con te è solo che ho un sacco di cose da fare
B_Vai amore, non ti preoccupare (mentre tra i pensieri scorreva una scritta luminosa che diceva "Coda di paglia? Tranquilla non conto molto nemmeno per me, vai, fai le tue cose però chiamami, ti prego chiamami, quando non avrai proprio più nulla di meglio da fare")

ha 'dda passà a nuttata!
Odio la mia vita perchè è suonata la sveglia ed io volevo dormire.
Odio sognarti la notte e il mal di testa che mi lasci, anche se è l'unico che resta a farmi compagnia.
Odio di già quell'ufficio, la poca luce e la password d'accesso.
Inizio oggi ad odiare il mio letto. Singolo.
Odio gli occhi che ridono ma non dicono niente, le sue bugie e pure le mie.
Odio la mia vita che intaso col niente e ogni oggi in cui il cielo è nero.


Il problema poi è che non sono capace...io non odio mai nulla davvero.

Sono sempre troppo fuori e troppo poco dentro....
io so quanto spazio occupo lì fuori ma oggi...sento l'anima pesare più di me.
Io, quella che nelle foto in costume si nasconde la pancia con le braccia,
io, quella che in classe è seduta giù, in fondo, e sa la risposta ma non alza la mano.
Io sono quella simpatica e coscienziosa, non faccio mai tardi la notte e ad arrabbiarmi con gli altri non m'hanno nemmeno insegnato come si fa.
Giulia s'adatta. Giulia s'è rotta.

Odio la mia vita perché pensavo...e invece no.

3.30.2010

Non c'è confronto senza il presupposto dell'inesattezza, dell'imperfezione delle teorie sostenute; il confronto deve generare cambiamenti o consolidare pensieri ed atti ed è in ogni caso suscettibile di fallibilità nell'uno o nell'altro senso ma....noi di sinistra NON abbiamo l'abitudine storica di credere (nonostate gli errori e gli orrori nati dal nostro confontarci) che lo scambio di opinioni possa anche partorire idiozie o ancor peggio drammatiche decisioni.

3.23.2010

Vivere così senza pietà
senza chiedersi perchè
come il falco e la rugiada
e non dubitare mai

non avere alcuna proprietà
rinnegare l’anima
come i sassi e fili d’erba
non avere identità

Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano
mai più, non sono come noi
perduti antichi eroi
noi due che al binario ci diciamo addio…

non volere mai la verità
ottenere l’aldilà
navigare senza vento
migliorare con l’età

c’è un amore che non muore mai
più lontano degli dei
a saperverlo spiegare che filosofo sarei

Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano
mai più, non sono come noi
falliti antichi eroi,
noi due che al binario salutiamo…

Gli spietati salgono sul treno e non ritornano
mai più, non sono come noi innamorati eroi,
noi due che al binario ci diciamo addio…

noi ci siamo amati
violentati
deturpati
torturati
maltrattati
malmenati
scritti lettere lo sai.

non ci siamo amati
divertiti
pervertiti
dimenati
spaventati
rovianati
licenziati
lo saprai

noi ci siamo persi
ritrovati
poi bucati
c’è un amore che mi lacera la carne
ed ancora tu lo sai

noi ci siamo amati
violentati
deturpati
c’è un amore che mi brucia nelle vene
e che non si spegne mai

noi ci siamo amati
violentati
deturpati
torturati
maltrattati
malmenati
scritti lettere lo sai.