1_ Arrabbiarsi. Non mi va. Tra un romantico ascetismo e un ben più materiale sfracellamento di coglioni mi pare di aver colto la definitiva inutilità dell'incazzatura.
Sarà pure che, come detto e ridetto, l'unico a farne le spese è il mio stupido stomaco e poi...di vantaggi, io non ne vedo.
2_Vivi e lascia vivere, la cosa per cui vale la pena affrontare domani, con la sveglia puntata alle 7e40, gli sguardi dei "colleghi" a pranzo, le paranoie dei miei genitori, le sue insicurezze, travestite da
dolorosoedistruttivoaltro, e l'insistente incertezza dell'esistenza è....la libertà.
E la libertà non s'arrabbia.
La libertà vola.
3_Piangere. Non mi va. Ma non lo posso gestire, quindi lacrimo in silenzio, evitando i singhiozzi e toni di voce udibili solo ad alcuni animali. Brutti animali, solitamente.
4_Fumare. Non dovrei. Ma me ne fotto. Ok, non berrò più caffè, niente pomodori, fritti di vario genere, bevande alcoliche e contenenti bollicine e...ok, mi farò persino infilare quel tubo giù per la gola, ma uscendo dall'ospedale io dovrò fumare.
5_Patti chiari amicizia lunga. Non avrei voluto. Avrei potuto amarti come nessuno mai, avrei potuto accoglierti nel più caldo degli abbracci, avrei potuto esserci nonostante l'altra, avrei potuto scegliere di sentirmi speciale custode di un'anima tremolante.
Non hai voluto.
Io spezzetto. Frantumo me e i miei sentimenti.
La mia morale boccheggia, non credo sopravviverà.
Tutto sta nell'usare tutti tasti....questa, non la capiranno mai.