3.30.2010

Non c'è confronto senza il presupposto dell'inesattezza, dell'imperfezione delle teorie sostenute; il confronto deve generare cambiamenti o consolidare pensieri ed atti ed è in ogni caso suscettibile di fallibilità nell'uno o nell'altro senso ma....noi di sinistra NON abbiamo l'abitudine storica di credere (nonostate gli errori e gli orrori nati dal nostro confontarci) che lo scambio di opinioni possa anche partorire idiozie o ancor peggio drammatiche decisioni.

3.29.2010

Dici che mi vuoi perciò mi avrai
Dici che mi sai e poi si sa
Che tanto facile è tanto facile
Adesso che non c’è più lei
È tanto facile adesso è facile
Sapere cosa vuoi
Capire cosa sei
Ma ti ho aspettato e scopro
Che sei già passato dentro me
So che tu mi vuoi
Prendimi se puoi
E dici che mi sai
E poi mi va
Adesso è facile è tanto facile
Adesso che non c’è più lui
È tanto facile è solo facile
Capire cosa c’è
O dirsi che non c’è
Ricominciare a vivere con me per me
E adesso è facile è tanto facile
Davvero splendidi io e te
Adesso è facile è tanto facile
Capire cosa c’è e amare quel che c’è
Ricominciare a vivere per me con te
Ricominciare a vivere per me


3.25.2010

Buonanotte...

Ieri notte mi hai raccontato una storia bellissima e faceva più o meno così:

C'era una volta una primavera calda e colorata. Io e te camminavamo per mano sotto un cielo che azzurro così mi pareva di non averlo visto mai. Pronte a scappar via dagli occhi curiosi. Pronte a perderci inseguendo un aquilone.

Le giornate correvano così veloci che...oggi tu quasi le confondi raccontando.
Martedì era domenica, sabato lunedì, non importa. Il tempo fuori non faceva più rumore.
Io ero felice e forse anche tu.

Seduta accanto a me, sempre, ed io ti cercavo, senza nemmeno guardarti con le dita sfioravo le tue mani, le braccia, le spalle e poi la schiena...giù fino in fondo, tanto che quel lungo brivido quasi lo riuscivo a sentire anch'io. La stanza si riempiva di un'arancione intenso e tu fissavi le mie labbra da un po.

Non te ne andare così, ti prego baciami.

Lo pensavi chissà da quando. Io immobile ti ho lasciata fare, tu su di me ti sei presa il mio sapore.

Ed era morbido, caldo e dolcissimo.


Chissà se davvero l'hai pensato....Buonanotte.

3.23.2010

Le bugie hanno le gambe corte...o pesano cento chili.
Le bugie sono stanche e stupide.
Certe sere un po ubriache, altre lucide e sincere.

Le bugie camminano al buio e sorridono alla luce.
Si nascondono e a volte inciampano.

Si, sono triste, ma solo perché non lo ero da un po.

Notte...
Vivere così senza pietà
senza chiedersi perchè
come il falco e la rugiada
e non dubitare mai

non avere alcuna proprietà
rinnegare l’anima
come i sassi e fili d’erba
non avere identità

Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano
mai più, non sono come noi
perduti antichi eroi
noi due che al binario ci diciamo addio…

non volere mai la verità
ottenere l’aldilà
navigare senza vento
migliorare con l’età

c’è un amore che non muore mai
più lontano degli dei
a saperverlo spiegare che filosofo sarei

Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano
mai più, non sono come noi
falliti antichi eroi,
noi due che al binario salutiamo…

Gli spietati salgono sul treno e non ritornano
mai più, non sono come noi innamorati eroi,
noi due che al binario ci diciamo addio…

noi ci siamo amati
violentati
deturpati
torturati
maltrattati
malmenati
scritti lettere lo sai.

non ci siamo amati
divertiti
pervertiti
dimenati
spaventati
rovianati
licenziati
lo saprai

noi ci siamo persi
ritrovati
poi bucati
c’è un amore che mi lacera la carne
ed ancora tu lo sai

noi ci siamo amati
violentati
deturpati
c’è un amore che mi brucia nelle vene
e che non si spegne mai

noi ci siamo amati
violentati
deturpati
torturati
maltrattati
malmenati
scritti lettere lo sai.

3.22.2010

























io: Evvia la sovrainterpretazione...

me: Il linguaggio è una rottura di palle di significati multipli, dai multipli significati.

io: Tutto chiaro?

me: Uh!

100

Ti ho sognata.
Finalmente.
Mi mancavi un po', lo sai?
Oddio, nel sogno, non è che io abbia proprio visto te...
c'era un cucciolo, il più magrolino e strillone di tutti.
Voleva a tutti i costi uscire fuori dalla scatola di cartone in cui l'avevo messo dopo il parto.
Con i suoi fratelli non ci voleva proprio restare.
Loro con gli occhi chiusi s'attaccavano al mignolo dell'infermiera, sperando di succhiare un po' di latte.

Tu, sul bordo della scatola, aprivi gli occhi,
guardavi il mondo fuori, senza paura di cadere.

3.14.2010

A_Avevo una storia in sospeso.
B_E poi?
A_Poi qualcuno ha sistemato la mia scrivania e mi ha spinto al trasloco...
B_no, scusa, non ti seguo
A_già, nessuno lo fa.
B_Dai smettila, spiega...
A_Dopo il trasloco non ho trovato più nulla...quei fogli, i post-it con gli appunti, le penne, i biglietti dei concerti, i libri e i dvd con le serie televisive. Non c'erano più i fazzoletti profumati, lo scotch, i cd con la mia musica, la lampadina bianca nè tutte le mie mucche....Non c'era più nulla e all'improvviso mi sono accorta che la mia storia era sospesa in uno sfondo bianco, come quello in cui si ritrova Neo la prima volta che entra in Matrix.
La mia storia in sospeso ora è sospesa.

3.07.2010

Questa è veramente solo per te.
Non saprei cos'altro regalarti.
Ti avverto però che per ora io non so nemmeno cosa scrivere sul biglietto...



Si, ok, non è il tuo compleanno.
Ah, quantrilla, di certo non sarà per la festa della donna, che per inciso insieme a quella della mamma, degli innamorati e del papà, rimuoverei dal calendario...proporrei un referendum in proposito...Sto divagando.


Ti ho incartato: un respiro profondo, un pensiero felice, un bacio e un gelato.
Ora tu inizia da dove vuoi...occhio che il gelato si squaglia eh!
Niente di speciale.
Però ora è tutto tuo.

3.05.2010

stop! In the name of love


Notavo che nel mio i-pod c'è un medley di canzoni cantate da Diana Ross e le Supremes


che pare proprio essere l'unica cosa che posso ascoltare senza farmi cogliere da attacchi isterici a grappolo che, sovente, lasciano spazio a tracimazione del canale lacrimale immotivata...
modello donna incinta, c'hai presente?
Che amarezza.

3.04.2010

Mi preparo a presentarmi impreparata.


Argh