Non c'è confronto senza il presupposto dell'inesattezza, dell'imperfezione delle teorie sostenute; il confronto deve generare cambiamenti o consolidare pensieri ed atti ed è in ogni caso suscettibile di fallibilità nell'uno o nell'altro senso ma....noi di sinistra NON abbiamo l'abitudine storica di credere (nonostate gli errori e gli orrori nati dal nostro confontarci) che lo scambio di opinioni possa anche partorire idiozie o ancor peggio drammatiche decisioni.
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