Non mi ricordo dove l'ho letto, ma mi è sembrata una di quelle frasi degne della mia anima triste.
Nel 2009, spesso, mi addormentavo piangendo.
La tristezza faceva la sua comparsa verso mezzanotte per poi perdersi nei miei sogni o nel nero profondo nel quale spesso finisce il mio sonno.
Con l'anno nuovo va molto meglio.
Arrivo alla mezzanotte già stanca e attendendo la narcolessia.
Mezz'ora di sonno profondo e un'ora con gli occhi sbarrati a fissare...nemmeno posso fissare il soffitto, visto dormo nella tana....a fissare il buio.
Un'ora al telefono e altre due di sonno, poi la sveglia puntata sempre troppo presto, il gatto che miagola, i miei che si svegliano, le luci accese e le porte che sbattono.
A quel punto il mal di testa non si fa certo attendere e io m'arrendo, metto giù i piedi dal letto, piango.
Buongiorno tristezza.
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