Quaranta minuti con una sconosciuta ultrasessantenne sono stati il picco della giornata. Il picco più basso e il più alto allo stesso tempo.
Mi ha completamente distrutto la tesi.
Ho provato quell'imbarazzo, quella tensione, quell'emozione da primo appuntamento che ho sempre solo immaginato. Guance rosse e salivazione azzerata.
Poi tutto è rientrato nei ranghi.
A_Non è che non voglio stare al telefono con te è solo che ho un sacco di cose da fare
B_Vai amore, non ti preoccupare (mentre tra i pensieri scorreva una scritta luminosa che diceva "Coda di paglia? Tranquilla non conto molto nemmeno per me, vai, fai le tue cose però chiamami, ti prego chiamami, quando non avrai proprio più nulla di meglio da fare")
ha 'dda passà a nuttata!
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