Zampette pelose sulla pelle liscia, prudono, irritano, s'agganciano agli strati e non si staccano.
Si fermano, come a darmi il tempo di sperare sia finito l'irritante passeggiare.
Quella cosa, invece, riprende fiato e ricomincia, sulla pancia crea un varco e s'infila, minuscola fessura di carne è ciò che resta e lei se ne va dritta verso l'anima.
Striscia lasciando dietro se una bava, scura, dura, che mi pesa sul cuore.
Mi muovo lenta, ormai c'è lei dentro che non se ne va...e pesa sulle mie gambe stanche. Prenderà il cervello e tirerà le fila di un corpo vuoto, arreso.
Provo un ingombrante fastidio.
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